Prevenzione corruzione - ** COMUNE DI CANDIOLO (TO) **

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Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2023-2025 in modalità semplificata - Approvato con Deliberazione G.C. n. 75 del 21 luglio 2023 

Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2022-2024 in modalità semplificata - P.I.A.O.
Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 130 del 30 novembre 2022

PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

 

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE  E PER LA TRASPARENZA -

ART. 10, comma 8 l. a) D.LGS 33/2013

 

 

 

 AGGIORNAMENTI

 

AGGIORNAMENTO ANNO 2023

Avviso pubblico  alla consultazione per l'aggiornamento della Sezione anticorruzione del PIAO  2023 -2025 : sottosezione rischi corruttivi e trasparenza 

modulo osservazioni

 

 

Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2022-2024 in modalità semplificata - P.I.A.O.
Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 130 del 30 novembre 2022 

 

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2022-2024 

(deliberazione Giunta Comunale n. 46/2022)


PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2021-2023

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2021-2023 (aggiornamento agosto 2021)

AGGIORNAMENTO ANNO 2022

Procedura aperta alla consultazione per l'aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della Corruzione PTPC 2022-2024 comprensivo del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

modulo segnalazioni


AGGIORNAMENTO ANNO 2021

Procedura aperta alla consultazione per l'aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della Corruzione PTPC 2021-2023 comprensivo del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

modulo segnalazioni

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2020-2022

AGGIORNAMENTO ANNO 2020

Procedura aperta alla consultazione per l'aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della Corruzione PTPC 2020-2022 comprensivo del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 

modulo segnalazioni

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2019-2021

 

 AGGIORNAMENTO ANNO 2019

Procedura aperta alla consultazione per l'aggiornamento del Piano Triennale di prevenzione della Corruzione PTPC 2019-2021 comprensivo del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

modulo segnalazioni

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA 2018-2020

AGGIORNAMENTO ANNO 2018

Procedura aperta alla consultazione per l'aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione PTPC 2018-2020 comprensivo del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA TRIENNIO 2017-2019

AGGIORNAMENTO ANNO 2017

AVVISO PUBBLICO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE 2017-2019  AGGIORNAMENTO

modulo per segnalazioni

PIANO PREVENZIONE CORRUZIONE E PROGRAMMA TRASPARENZA - TRIENNIO 2016-2018

AGGIORNAMENTO ANNO 2016

AVVISO PUBBLICO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE 2015-2017 - AGGIORNAMENTO 

modulo per segnalazioni

 PIANO PREVENZIONE CORRUZIONE E PROGRAMMA TRASPARENZA - TRIENNIO 2015-2017

AGGIORNAMENTO ANNO 2015

AVVISO PUBBLICO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE 2014-2016 - AGGIORNAMENTO 

modulo per segnalazioni

PIANO PREVENZIONE CORRUZIONE TRIENNIO  2014-2016  

 

 
 PRIME MISURE IN MATERIA DI PREVENZIONE ALLA CORRUZIONE ANNO 2013  

 

 

REGOLAMENTI PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE  E DELLA TRASPARENZA

deliberazione Giunta Comunale n. 118/2014  APPROVAZIONE PATTO DI INTEGRITA' PER APPALTI DI SERVIZI, FORNITURE E LAVORI - ART. 1 COMMA 17 LEGGE N. 190/2012
   

 

RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA

ART. 1 COMMA 8 L. 190/2012

ART. 43 C. 1 D.LGS N. 33/2013

 

 

RELAZIONI AI SENSI DELL'ART. 1 C. 14 L.  190/2012 DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 

anno 2022

anno 2021

anno 2020

anno 2019 

anno 2018

anno 2017 

anno 2016

 

 

 anno 2015

RELAZIONE FINALE SULL'ATTIVITA' SVOLTA DAL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELL'ANNO 2015 

 

 

anno 2014

RELAZIONE FINALE SULL'ATTIVITA' SVOLTA DAL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELL'ANNO 2014

 

 

 

PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALL'A.N.A.C. ED ATTI DI ADEGUAMENTO A TALI PROVVEDIMENTI

LINK AL SITO DELL'ANAC

 

 

 

ATTI DI ACCERTAMENTO DELLE VIOLAZIONI  (ART. 18 C.5 D.LGS N. 39/2013)

ANNO 2022 NEGATIVO

ANNO 2021 NEGATIVO

ANNO 2020 NEGATIVO 

ANNO 2019 NEGATIVO 

ANNO 2018 NEGATIVO

 

ANNO 2017 NEGATIVO

 

ANNO 2016 NEGATIVO

 

 

 

ATTI ULTERIORI

 

CIRCOLARE applicazione dell’art. 53-ter, del Decreto Legislativo n. 165/2001. Legge n. 190 /2012- Codice Comportamento .Attività di vigilanza e monitoraggio 

  

 

 

CONTROLLI INTERNI

 
DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 6/2013 “Regolamento del sistema dei controlli interni del Comune ”, ANNO 2018 Relazione annuale
  ANNO 2017 Relazione annuale
  ANNO 2016 Relazione annuale 
  ANNO 2015 Relazione annuale 
 

ANNO 2014 Relazione annuale   

ANNO 2013 Relazione annuale    .

   

 

 

 

 


 

WHISTLEBLOWING

Contenuto dell'obbligo

Il whistleblowing, o segnalazione di un presunto illecito, è un sistema di prevenzione della corruzione introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”.

Con legge 30 novembre 2017 n.179, recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” è stata  rafforzata la tutela del dipendente  pubblico che, nell’interesse dell’integrità della Pubblica Amministrazione,  segnala al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza o all’Autorità Nazionale Anticorruzione  (ANAC) o denuncia all’Autorità  giudiziaria ordinaria o a quella contabile, condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro.

Il dipendente pubblico che segnala un illecito non può essere, sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione. La denuncia, inoltre, è sottratta all’accesso documentale previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Il principio della tutela della riservatezza dell’identità del dipendente autore della segnalazione è garantito anche da altri accorgimenti che le pubbliche amministrazioni devono adottare in base al Piano nazionale anticorruzione (Pna)

Segnalazione di condotte illecite riscontrate nell'ambito dell'attività comunale  (art. 54 bis del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, introdotto dalla Legge Anticorruzione n.190/2012 e poi modificato dalla Legge n.179/2017)

Il Comune di Candiolo ha aderito al progetto WhistleblowingPA   di Transparency International Italia e Whistleblowinf Solutions Impresa Sociale e ha adottato la piattaforma informatica prevista per adempiere agli obblighi normativi.

Le caratteristiche di questa modalità di segnalazione sono le seguenti:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima. Se anonima, sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata;
  •  la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante;
  •  nel momento dell'invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell'RPC e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti;
  •  la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall'interno dell'ente che dal suo esterno. La tutela dell'anonimato è garantita in ogni circostanza.

 

link 

informativa privacy

 

 

Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala  illeciti (c.d. whistleblower)”

  La segnalazione di illecito del dipendente pubblico (nota anche come whistleblowing) rappresenta, nell’ordinamento italiano, un’importante novità nel quadro del cambiamento normativo per la lotta alla corruzione e trova una specifica disciplina normativa nell’art. 54-bis D.lgs 165/2001 inserito dalla l. 190/2012. Oggetto di segnalazione non sono solamente i reati, ma anche altre condotte che vengono considerate rilevanti in quanto riguardano comportamenti, rischi o irregolarità, a danno dell’interesse pubblico, di cui il dipendente sia venuto a conoscenza durante lo svolgimento delle proprie mansioni sul luogo di lavoro.


Fuori dai casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell’art. 2043 del codice civile, il dipendente che denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia. Tutto ciò al fine di evitare che il dipendente ometta di effettuare segnalazioni di illecito per timore di subire conseguenze pregiudizievoli

 

modello per la segnalazione di condotte illecite  

 

 


 

 

L. 6 novembre 2012, n. 190

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.

art. 1 comma 16

16. Fermo restando quanto stabilito nell'articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come da ultimo modificato dal comma 42 del presente articolo, nell'articolo 54 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, nell'articolo 21 della legge 18 giugno 2009, n. 69, e successive modificazioni, e nell'articolo 11 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, le pubbliche amministrazioni assicurano i livelli essenziali di cui al comma 15 del presente articolo con particolare riferimento ai procedimenti di:

a) autorizzazione o concessione;

b) scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;

c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati;

d) concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all'articolo 24 del citato decreto legislativo n. 150 del 2009.

art. 1 comma 32

32. Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l'oggetto del bando; l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l'aggiudicatario; l'importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura; l'importo delle somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L'Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile di ciascun anno, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163

 

pubblicazione anno 2012 tabella 

 

pubblicazione da anno 2013 collegamento a portale dlgs. 33 art. 37 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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